La dichiarazione dei redditi: che cosa è e come farla
La dichiarazione dei redditi è il documento che serve a comunicare allo Stato italiano il tuo reddito per calcolare e pagare le tasse. In questa pagina troverai informazioni utili su come funziona la dichiarazione dei redditi, quali documenti servono per farla, dove si fa e le date da rispettare.
A cosa serve la dichiarazione dei redditi
La dichiarazione dei redditi è un documento attraverso il quale comunichi ufficialmente allo Stato quanto hai guadagnato l’anno precedente per sapere quanto devi pagare di tasse.
In Italia infatti le tasse si pagano in proporzione al:
- tuo reddito (cioè quanto hai guadagnato con il tuo lavoro)
- in base ai beni che possiedi (per esempio se hai una casa di tua proprietà) e
- al numero di membri della tua famiglia
La dichiarazione dei redditi si deve fare ogni anno e contiene le informazioni del reddito dell’anno precedente. Per esempio nel 2021 si fa la dichiarazione per i redditi del 2020.
Per fare la dichiarazione devi avere la Certificazione Unica (CU). La CU è il documento che riassume tutti i tuoi guadagni da lavoro dipendente o da lavoro autonomo (se per esempio hai la partita IVA). Puoi avere la CU dal:
- tuo datore di lavoro (se sei un dipendente);
- chi ti ha commissionato un lavoro (se sei un lavoratore autonomo con partita IVA);
- oppure dall’INPS (se sei stato in cassa integrazione o disoccupazione).
A chi serve la dichiarazione dei redditi
La dichiarazione dei redditi serve:
- all’Agenzia delle Entrate (quindi allo Stato Italiano) per controllare e calcolare le tasse che tutti i cittadini devono pagare;
- ai cittadini per essere in regola con le tasse da pagare e per recuperare una parte delle spese che hanno avuto durante l’anno.
Chi deve fare la dichiarazione dei redditi
Secondo la legge, sei obbligato a fare la dichiarazione dei redditi se l’anno precedente:
- hai avuto due o più datori di lavoro, e quindi hai ricevuto più di una Certificazione Unica (CU);
- hai lavorato come dipendente per qualche mese, ma poi hai perso il lavoro e hai ricevuto la disoccupazione o la cassa integrazione dall’INPS o da altri Enti;
- avevi la partita IVA, anche se non hai fatto nessuna fattura, cioè anche se non sei mai stato pagato;
- hai ricevuto detrazioni o deduzioni che devono essere restituite. Le detrazioni e le deduzioni sono degli sconti fatti su alcune spese che ti permettono di risparmiare dei soldi quando fai la dichiarazione;
- non hai pagato alcune tasse locali obbligatorie (esempio TARI la tassa sui rifiuti, IMU la tassa sulla proprietà degli immobili, ecc) che cambiano per ogni regione e comune;
- hai lavorato come dipendente per un datore di lavoro che non è obbligato per legge a pagare le tasse a nome tuo (per esempio lavori come colf, badante, babysitter, ecc);
ATTENZIONE: può succedere che anche in alcuni di questi casi non sia obbligatorio fare la dichiarazione. Per esempio, se una persona ha due CU ma prima di iniziare il secondo lavoro chiede al nuovo datore di lavoro di tenere conto delle vecchie buste paga per il pagamento delle tasse, non è obbligata a fare la dichiarazione.
Le tasse in Italia sono molto complicate e le normative possono cambiare, per questo è sempre meglio consultarsi con un professionista.
Perché è importante fare la dichiarazione dei redditi
Fare la dichiarazione dei redditi è un obbligo previsto dalla legge in Italia.
Chi è obbligato a farla e non la fa rischia di ricevere una multa. In casi particolari, può diventare anche un reato e si rischia di finire in carcere.
Le persone che non sono obbligate a fare la dichiarazione dei redditi, possono comunque farla per avere un vantaggio: recuperare le spese detraibili tramite rimborsi spesa.
Le spese detraibili sono alcune spese che hai fatto nell’anno precedente e per le quali puoi ricevere un rimborso da parte dello Stato. Rimborso vuol dire che ti vengono restituiti dei soldi indietro.
La legge stabilisce quali sono le spese detraibili. Alcune sono sempre detraibili ogni anno, altre possono cambiare di anno in anno. Spese detraibili sono per esempio: le spese mediche, le spese per asilo nido, le tasse scolastiche e/o universitarie, abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico (bus, treno), ecc.
Ricorda però che ci sono delle regole specifiche per ricevere il rimborso delle spese detraibili. Inoltre, il rimborso non è mai uguale alla cifra che hai speso, ma ti viene restituita di una cifra più bassa.
Ecco un esempio, per il rimborso delle spese sanitarie devi sapere che:
- Non riceverai tutta la cifra che hai speso, ma solo il 19% di quello che hai speso
- Lo ricevi solo se hai superato la cifra di 129.11 euro di spesa sanitaria
- Le spese devono essere pagate con la carta di credito, il bancomat o con bonifico
Puoi chiedere un rimborso anche dei medicinali. Per avere il rimborso devi richiedere in farmacia lo “scontrino parlante”. Lo ottieni mostrando il tuo codice fiscale (tramite carta d’identità o tessera sanitaria). Si chiama parlante perché ha i tuoi dati sopra e ti servirà per dimostrare la spesa che hai fatto e ricevere il rimborso.
Dove fare la dichiarazione dei redditi
Puoi andare da un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o da un commercialista.
- I CAF sono uffici autorizzati che offrono assistenza fiscale ai cittadini e ai lavoratori. Per esempio possono aiutarti per inviare la dichiarazione dei redditi, le richieste dei bonus, modello ISEE e tutte quelle operazioni che richiedono competenze specifiche. La maggior parte dei servizi offerti sono gratuiti ma per alcuni è necessario pagare. Per ricevere assistenza bisogna prima prendere un appuntamento.
Per trovare il CAF della tua zona cerca online le parole: CAF + nome della tua città (per esempio CAF Firenze).
- Il commercialista è una persona esperta e autorizzata in servizi fiscali e può aiutarti a compilare ed inviare la dichiarazione dei redditi al posto tuo. Diversamente dal CAF però chiedere al commercialista può costare un pò di più.
- È possibile fare la dichiarazione anche da solo entrando sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Devi accedere alla tua area privata tramite codice PIN, SPID oppure le credenziali rilasciate dall’INPS e verificare i dati. Ricorda però che non è facile verificare bene i dati, soprattutto se è la prima volta che lo fai o non hai molta esperienza.
Quanto costa fare la dichiarazione dei redditi
Dipende dal posto dove decidi di andare!
- Se ti fai aiutare da un CAF, il prezzo cambia anche in base alla tua fascia di reddito, cioè quanto hai guadagnato l’anno prima. Di solito il costo non supera i 100 euro.
- Se ti fai aiutare da un commercialista, il costo può essere più alto e cambiare da un commercialista all’altro. In questo caso meglio chiedere prima un preventivo, sarebbe il calcolo dei costi prima di ricevere un determinato servizio.
- Se invece lo fai da solo sul portale dell’Agenzia delle Entrate, non paghi.
Quale modello scegliere per fare la dichiarazione
Per fare la dichiarazione dei redditi esistono dei documenti specifici da compilare (chiamati anche modelli). Il documento dipende dal tipo di reddito che hai ricevuto nell’anno a cui si riferisce la dichiarazione.
- Modello Redditi Persone fisiche è un modello che permette di presentare più dichiarazioni fiscali. Per esempio, devi usare questo modello se sei titolare di partita IVA e devi presentare sia la dichiarazione dei redditi sia la dichiarazione IVA.
- Modello 730. Puoi usare questo modello se sei un lavoratore dipendente (quindi hai un contratto di lavoro dipendente) e sei residente in italia. Questo è anche il modello più usato per la dichiarazione dei redditi. Leggi di più in questa pagina.
Quali sono le scadenze per la dichiarazione dei redditi
Le date cambiano ogni anno. Per l’anno 2021 le scadenze previste per la presentazione della dichiarazione dei redditi sono:
- Modello 730 da inviare entro il 2 Ottobre 2023, online o andando a un Centro di assistenza fiscale (Caf), o da un commercialista.
- Modello Redditi Persone Fisiche da inviare entro il 30 novembre 2023, online o andando a un Centro di assistenza fiscale (Caf), o da un commercialista.
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