Mi chiamo Amrita e sono cresciuta a Calcutta, in India. Ho una laurea in Botanica conseguita alla Annamalai University in India. Il mio sogno più grande era quello di fare un dottorato in biologia perché volevo contribuire a rendere migliore l’ambiente e la società.
Mentre studiavo, ho deciso di prendere lezioni di italiano perché, sin da piccola, ho familiarizzato con l’Italia grazie ai racconti di mio nonno che era appassionato di storia. Racconti sull’impero romano o l’imperatore Nerone hanno suscitato tanto interesse in me per questo lontano paese. Imparando la lingua mi sono innamorata profondamente anche dell’arte, della cultura e della letteratura e desideravo tanto visitarla un giorno.
Dopo la laurea, ho fatto un concorso di lingua italiana e ho vinto una borsa di studio per 6 mesi presso l’Università per Stranieri di Perugia. All’università sono entrata in contatto con tante culture diverse e il fatto di condividere una lingua comune ha reso possibile avvicinarmi a persone con background diversi.
Ho riflettuto molto sull’importanza e il potere della lingua come ponte di dialogo interculturale. Ho percepito così il bisogno di inseguire un nuovo sogno, quello di usare la lingua per costruire un ponte tra l’Italia e l’India promuovendo le due culture.
Da appassionata di letteratura, che a mio parere riflette la ricchezza e bellezza di ogni paese, ho iniziato a fare ricerche riguardo gli autori italiani più importanti da tradurre in bengalese facendo lo stesso dal bengalese. Dopo la borsa di studio sono tornata a Calcutta e ho insegnato per 4 anni la lingua italiana. Nel frattempo ho contattato anche riviste locali per pubblicare traduzioni dall’italiano di scrittori importanti solo per la passione di diffondere una nuova cultura.
Il richiamo dell’Italia quando stavo in India non mi lasciava in pace, per questo facevo tutte queste cose, volevo stare sempre in contatto e non dimenticarmi delle cose che avevo imparato.
Così nel 2017 mi sono trasferita per la prima volta a Firenze per seguire un corso di perfezionamento di lingua e cultura italiana presso il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira. A Firenze mi sono sentita subito a casa e quindi ho deciso di rimanere a lavorare con associazioni o cooperative del territorio per poter collaborare come mediatrice interculturale.
Il mio lavoro mi piace molto, soprattutto per il fatto di contribuire a facilitare l’integrazione delle persone che provengono dal mio stesso paese e si affacciano con un ambiente diverso, una lingua che non capiscono e servizi che non conoscono.
Nonostante la mia passione e i sentimenti che nutro per l’Italia non sono stata immune alle difficoltà e ai pregiudizi. Riuscire a trovare un lavoro per poter vivere regolarmente in Italia o trovare una casa in affitto dove i proprietari preferivano spesso solo italiani non è stato facile. Le persone erano spesso diffidenti e facevano fatica ad aprirsi a una nuova cultura. Tutto questo è stato un motivo in più per me per promuovere il dialogo interculturale per cercare di eliminare pregiudizi attraverso una maggiore consapevolezza.