Ciao!
Mi chiamo Alejandro e sono originario del Messico.

Il mio percorso in Italia è iniziato per una passione personale: il mondo della moda. Sono sempre stato incuriosito da come attraverso i vestiti, i designer ed i marchi riescono a creare delle storie fantastiche che parlano una lingua universale, arrivando anche nei posti più insoliti al mondo. Io volevo fare parte di quel mondo! Volevo imparare i segreti e le dinamiche di quel settore dai migliori ed è così che ho deciso di iniziare un master in una delle capitali mondiali della moda: Milano.

Non ero neanche partito dal mio paese, quando ho trovato il primo ostacolo: la burocrazia. Dopo avere trovato un master che era in linea con le mie aspettative ed essere stato accettato all’università, dovevo fare una richiesta di visto, un processo lungo e complesso. Per fortuna, avevo del tempo per fare tutto e dopo alcuni mesi il mio visto è arrivato. Ero pronto per la partenza!

Sono arrivato a Milano una fredda mattina d’inverno. Le mani mi tremavano appena sono uscito dalla stazione dei treni. Portavo con me 2 valigie che, oltre ai soliti vestiti, erano piene di tante emozioni: tristezza di lasciare la mia famiglia, felicità di cominciare a studiare ma soprattutto molta paura d’iniziare da capo, di non sapere cosa mi aspettava, di non conoscere nessuno.

Il primo giorno di lezioni è arrivato e mi sono trovato in aula insieme ad un gruppo di ragazzi da qualsiasi parte del mondo, tutti con un obiettivo in comune: imparare il vasto mondo della moda italiana. Arrivare come studente offre un gran vantaggio visto che risulta facile interagire con persone con cui hai già di base qualcosa in comune.

L’integrazione alla vita quotidiana in Italia non è un processo difficile, ma bisogna aprire la mente per imparare una nuova lingua e capire le abitudini dei cittadini. Sicuramente se si cerca di trasferirsi definitivamente qua, questo è il punto chiave per riuscire a cercare lavoro o semplicemente portare avanti una vita.

Una volta finito il master che mi ha portato in questo bellissimo paese, ho avuto l’opportunità di lavorare in un’azienda di calzature e senza pensarci nemmeno un attimo ho accettato. Il mio obiettivo è stato raggiunto.

Ormai sono passati anni da quando sono atterrato quella fredda mattina d’inverno a Milano ed ogni volta che penso a tutto il percorso mi vengono in mente le stesse domande:

“È stato facile? No.”
“Impossibile? Neanche.”
“N’è valsa la pena? Assolutamente!”