Il decreto flussi

Ogni anno il Governo stabilisce quante persone straniere possono lavorare in Italia. Le regole sono contenute in una legge che si chiama Decreto Flussi. Leggi tutte le informazioni utili per conoscere il Decreto Flussi 2023-2025.

Il  decreto flussi è uno strumento del governo italiano che stabilisce quante persone possono entrare in Italia per lavoro da paesi che non appartengono all’Unione Europea .

Nello specifico, nel decreto flussi è indicato il numero generale di cittadini extracomunitari che possono entrare in Italia per lavoro stagionale, subordinato e autonomo ed i requisiti necessari. 

Oltre al numero di cittadini extracomunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro, nel decreto flussi viene anche indicato il numeri di persone che possono convertire il loro permesso di soggiorno (per esempio per studio) in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo. 

 

Decreto flussi 2023-2025: 

Il decreto flussi 2023-2025 (approvato dal governo a ottobre 2023) stabilisce che possono entrare in Italia per motivi di lavoro un totale di 151.00 ingressi possibili per il 2024.

I settori presi in considerazione per lavoro subordinato non stagionale in questi anno saranno: autotrasporto merci per conto di terzi; settore edile; settore turistico-alberghiero; settore meccanico e delle telecomunicazioni; settore alimentare e cantieristica navale; settore trasporto passeggeri; pesca; elettricisti; settore idraulico e di lavoro autonomo.

Saranno ammessi in via preferenziale quei cittadini di un Paese che ha accordi con l’Italia in materia di lotta all’immigrazione irregolare e in particolare sono previste in questo  2.500 unita’ per l’anno 2024, di cui 2.380 per lavoro subordinato e 120 per lavoro autonomo.

Lavoro subordinato

Possono presentare domanda nelle quote per lavoratori subordinati non stagionali:

  • 25.000 unita’ nel 2024: (Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Peru’, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina);
  • 20000 cittadini di altri Paesi con i quali ci sono accordi di cooperazione in materia migratoria;
  • 100 persone che vengono dal Venezuela e hanno origine italiana per almeno parte della famiglia (90 per lavoro subordinato e 10 per lavoro autonomo);  
  • 200 persone riconosciuti come apolidi o rifugiati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito (180 per lavoro subordinato e 20 per lavoro autonomo);
  • 9.500  lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria    

Lavoro autonomo

È previsto l’ingresso di   500 cittadini stranieri residenti all’estero nel 2024 se  imprenditori, liberi professionisti, artisti famosi, ideatori di start up

Lavoro stagionale

Sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero 89500 unita’ per l’anno 2024.

In particolare, sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale lavoratori:

  • 12000 lavoratori subordinati stagionali cittadini di Paesi con i quali negli anni 2023-2025 ci saranno cooperazione in materia migratoria;
  • 3000 lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con l’Italia, promuovono per i propri cittadini campagne contro la migrazione irregolare;
  • 50 persone riconosciuti come apolidi o rifugiati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorita’ competenti nei Paesi di primo asilo o di transito;
  •  2000 lavoratori stranieri che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale;
  •  41.000 persone, per il settore agricolo,  le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale siano presentate da organizzazioni professionali dei datori di lavoro della Confederazione nazionale coltivatori diretti, della Confederazione italiana agricoltori, della Confederazione generale dell’agricoltura italiana, della Confederazione di produttori agricoli e dell’Alleanza delle cooperative italiane (Lega nazionale delle cooperative e mutue, Confederazione cooperative italiane e Associazione generale cooperative italiane);
  • 31000 nel settore turistico. 

Conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato o lavoro autonomo

Potranno essere convertiti in permessi di soggiorno per lavoro subordinato:

  • 4.000 unita’ nel 2024 di permessi di soggiorno per lavoro stagionale in lavoro subordinato; 
  • 100 unita’ nel 2024 di permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea in lavoro subordinato;
  • 50 unita’ nel 2024 di permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea in lavoro autonomo. 

Ingressi fuori dalle quote

Gli ingressi consentiti dalla legge al di fuori delle quote sono regolati per il triennio 2023-2025:

  • ingressi per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, di cittadini di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio;  
  • potenziamento delle attivita’ di istruzione e formazione professionale e civico-linguistica organizzate nei Paesi di origine e conseguente aumento degli ingressi dei lavoratori stranieri, apolidi rifugiati, riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorita’ competenti nei Paesi di primo asilo o di transiti, che abbiano completato tali attivita’;  
  • valorizzazione dei percorsi di studio e di formazione di cittadini stranieri in Italia, anche mediante la conversione in permessi di soggiorno per motivi di lavoro, al di fuori delle quote, dei permessi rilasciati per motivi di studio e formazione.  

Come fare domanda 

Attenzione: quest’anno il datore potrà inviare la domanda per ottenere il nulla osta solo dopo aver verificato con il Centro per l’Impiego che non ci siano già in Italia lavoratori disponibili a svolgere il lavoro per cui vuole richiedere il nulla osta. Se ci sono lavoratori disponibili in Italia, il datore dovrà assumere loro e non persone che vivono all’estero.

Le date per i prossimi click day per l’anno 2024  saranno precisamente:

  • 18 marzo 2024  dalle ore 9.00 per lavoratori subordinati non stagionali da Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  •  21 marzo 2024 dalle ore 9.00 per  altri lavoratori non stagionali
  • 25 marzo 2024 dalle ore 9.00 per  lavoratori stagionali

La domanda può essere fatta solo online sul sito https://portaleservizi.dlci.interno.it/AliSportello/ali/home.htm. Per poterla compilare è necessario avere le credenziali SPID.

Per il lavoro subordinato stagionale e non stagionale sono i datori di lavoro a dover inviare la domanda, mentre per il lavoro autonomo e le conversioni è la persona titolare di permesso a doverla inviare.

Tra le informazioni da inserire nella domanda ci sono:

  • i dettagli sull’alloggio del lavoratore in Italia  (cioè dove vivrà il lavoratore)
  • i documenti necessari allo svolgimento del lavoro, come il contratto (per il lavoratore subordinato e stagionale) o la licenza per l’attività che sarà svolta (per il lavoratore autonomo). La licenza è l’autorizzazione che permette al lavoratore autonomo di avviare il suo business.

La domanda verrà ricevuta ed esaminate dallo Sportello Unico per l’Immigrazione. 

Dopo la domanda

Se la tua domanda di nulla osta viene approvata dallo Sportello Unico, potrai richiedere il visto per l’Italia presso l’ambasciata o consolato italiani presenti nel tuo paese di origine.

Una volta ottenuto il visto potrai entrare in Italia e richiedere il permesso di soggiorno per soggiornare regolarmente e svolgere il tuo lavoro.

ATTENZIONE: Il nulla osta è valido per 6 mesi. Questo significa che devi fare ingresso in Italia e richiedere il permesso di soggiorno entro 6 mesi dalla data di rilascio del nulla osta.

Se la tua domanda di nulla osta viene negata, non potrai ricevere il visto per entrare in Italia. Non è possibile fare richiesta due volte nello stesso anno, ma è possibile provare ancora l’anno successivo se si hanno i requisiti previsti dal nuovo decreto flussi.

Ricorda che le persone che vogliono richiedere la protezione internazionale non devono seguire questa procedura, ma devono fare la richiesta di protezione internazionale.   

Se hai bisogno di più informazioni e ti trovi in Italia puoi andare agli uffici del Comune che si occupano di immigrazione oppure a un patronato. Per trovare l’ufficio immigrazione del Comune,  puoi fare questa ricerca in internet: “Ufficio immigrazione Comune di + nome della tua città (per esempio Ufficio immigrazione Comune di Firenze.”

Per trovare il tuo patronato locale,  puoi fare questa ricerca in internet: “patronato + nome della tua città (per esempio patronato Firenze)

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