Come fare il ricongiungimento familiare

Il ricongiungimento familiare permette ai familiari di cittadini extracomunitari di ottenere un visto e un permesso di soggiorno per vivere in Italia. Il cittadino straniero può richiedere il ricongiungimento familiare per la sua famiglia solo se ha un permesso di soggiorno valido per minimo un anno. In questo articolo scopri informazioni sul ricongiungimento familiare e come ottenerlo.

Se sei un cittadino di un paese extracomunitario e hai la carta di soggiorno (permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo) oppure hai un permesso di soggiorno (o il “cedolino”, cioè la ricevuta di rinnovo della Questura o delle Poste) valido per minimo un anno, puoi richiedere il ricongiungimento familiare

Il ricongiungimento familiare ti permette di far venire in Italia i membri della tua famiglia. Questo è possibile perché la legge italiana riconosce il diritto delle persone ad avere una famiglia e a mantenerla unita. Con il ricongiungimento familiare la tua famiglia ottiene un visto e un permesso di soggiorno per entrare e vivere in Italia. 

Possono richiedere il ricongiungimento familiare le persone con permesso di soggiorno per: 

  • motivi di lavoro subordinato o autonomo, 
  • per asilo politico, per protezione sussidiaria
  • per motivi di studio
  • per motivi religiosi
  • per motivi familiari
  • per attesa cittadinanza

Per chi puoi richiedere il ricongiungimento?

Le persone per cui puoi richiedere il ricongiungimento sono: 

  • tuo marito o tua moglie di almeno 18 anni di età (se siete separati legalmente non puoi richiedere il ricongiungimento), 
  • i tuoi figli minori di 18 anni, 
  • i tuoi figli maggiorenni a carico (solo se sono totalmente invalidi), 
  • i tuoi genitori, se non ci sono altri figli nel paese dove abitano oppure ci sono ma non possono aiutarli.

Requisiti per il ricongiungimento familiare

Per poter chiedere il ricongiungimento per la tua famiglia devi avere:

  • una casa adatta sia come dimensioni che come condizioni igieniche. Per provare che la tua casa è adatta devi ottenere il documento di idoneità alloggiativa. Per ottenere questo documento devi presentare allo Sportello Unico dell’Immigrazione del tuo Comune la planimetria catastale e la visura catastale della tua casa, che puoi richiedere al Catasto; se sei in affitto devi presentare anche il contratto di locazione (chiamato di solito contratto di affitto) e il documento della registrazione del contratto, che ti deve consegnare il padrone di casa.
  • un reddito minimo (il reddito è la somma degli stipendi netti che ricevi in un anno). Se in Italia ti raggiunge un familiare, il reddito minimo è di  9.813,77 euro all’anno, invece per due familiari è di 13.085,02 euro) (se sei un rifugiato o hai la protezione sussidiaria non devi avere questo requisito per poter richiedere il ricongiungimento).
  • una assicurazione sanitaria solo se i familiari che vengono in Italia sono tuo padre o tua madre ed hanno più di 65 anni.

Come fare la richiesta di ricongiungimento familiare

Se hai questi requisiti, puoi richiedere il nulla osta al ricongiungimento familiare. Il nulla osta è un’autorizzazione dello Stato italiano che permetterà al tuo familiare di ottenere il visto di ingresso. Questa richiesta può essere fatta solo online sul sito https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/Ministero/Index2 e sarà lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura della tua città ad esaminarla. Per entrare nel sito devi avere lo SPID.

I documenti che ti servono per fare la richiesta sono:

  • Fotocopia del tuo permesso di soggiorno 
  • Fotocopia del tuo passaporto e di quello del familiare per cui richiedi il nulla osta 
  • Il tuo certificato di famiglia (da richiedere al tuo Comune di residenza)
  • Il certificato di matrimonio tradotto con traduzione giurata e legalizzato (solo se devi ricongiungere il tuo marito o moglie). Legalizzare un documento significa che sul foglio deve essere fatto un timbro dall’ambasciata o consolato italiano del paese in cui viene rilasciato.. Se il paese fa parte della convenzione dell’Aja, non serve un timbro dell’ambasciata italiano o consolato, ma basta un timbro Apostille. Per più informazioni su come ottenere questo documento chiedi all’ambasciata o al consolato del tuo paese in Italia.
  • Il certificato di vedovanza (solo se il familiare per cui richiedi il nulla osta è vedovo) tradotto con traduzione giurata e legalizzato.
  • Dei documenti che dichiarino che tu e la persona per cui fai la richiesta siete membri della stessa famiglia (solo se richiedi il nulla osta per i figli). Per esempio, il certificato anagrafico da richiedere nel tuo paese di origine. Anche questi devono essere tradotti con traduzione giurata e legalizzati.
  • I documenti che attestano il tuo reddito (per esempio il CUD, il Modello 730 o il Modello Unico).
  • Idoneità alloggiativa rilasciata dal tuo Comune di residenza.
  • Se  sei ospite nella casa dove abiti, quindi non paghi un affitto e la casa non è tua, devi presentare il Modello S2. In questo Modello il tuo proprietario di casa dichiara che è d’accordo a ospitare altre persone della tua famiglia. Se però la persona che viene ad abitare con te è un minore di 14 anni, allora il proprietario di casa dovrà compilare il Modulo_S1 
  • Se sei un lavoratore subordinato, il tuo datore di lavoro deve dichiarare che stai ancora lavorando per lui con il Modello S3.

Dopo l’invio della richiesta

Dopo l’invio della richiesta, riceverai una raccomandata (quindi ti arriverà una lettera a casa) dalla Prefettura. In questa lettera, la Prefettura ti scrive la data del tuo appuntamento. In questo appuntamento dovrai mostrare tutti i documenti originali che hai allegato alla richiesta di nulla osta. È molto importante che tu vada all’appuntamento con tutti i documenti necessari.

La Prefettura ha 90 giorni per rilasciare il nulla osta. Il nulla osta viene inviato dalla Prefettura direttamente al Consolato o l’Ambasciata italiana del tuo paese di origine e dove vive il familiare per cui hai fatto la richiesta. Il Consolato o l’Ambasciata faranno gli accertamenti necessari, soprattutto sul rapporto di parentela che c’è tra te e il tuo familiare. Se va tutto bene, entro 30 giorni il Consolato o l’Ambasciata rilasciano il visto per ricongiungimento con il quale il familiare potrà venire in Italia.

Se invece la Prefettura non rilascia il nulla osta, il tuo familiare non potrà ottenere il visto per venire in Italia. In questo caso puoi fare ricorso. Per fare ricorso hai bisogno dell’aiuto di un avvocato. Ricordati che se hai un reddito basso puoi richiedere l’assistenza legale gratuita, il gratuito patrocinio.

Dopo l’arrivo del tuo familiare in Italia

Entro 48 ore dall’arrivo del tuo familiare in Italia, devi presentare la dichiarazione di Cessione del fabbricato alla Questura. La Cessione del Fabbricato è un documento dove dichiari di ospitare a casa tua un cittadino extra UE. (Questo è il modulo da compilare e presentare alla Questura.)

Poi, entro 8 giorni dal suo ingresso devi comunicare allo Sportello Unico per l’Immigrazione l’arrivo del familiare. Dopo dovrai aspettare che lo Sportello ti chiami per ritirare i documenti che ti servono per fare la richiesta del permesso di soggiorno per il tuo familiare. Il tuo familiare otterrà il permesso di soggiorno per motivi di famiglia.

Con il permesso di soggiorno per motivi di famiglia la persona titolare del permesso ha accesso ai servizi assistenziali, può iscriversi a corsi di studio o di formazione professionale e può svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma. Questo permesso può essere convertito in permesso per motivi di lavoro.

Potrebbe interessarti

Vuoi ricevere aggiornamenti sui nostri servizi e le informazioni disponibili?

Iscriviti alla nostra newsletter ed entra a far parte della Community di ItaliaHello!