La protezione internazionale: esito negativo e ricorso
Quando la protezione internazionale non viene data, è possibile fare un ricorso al tribunale entro 30 giorni dalla risposta negativa. L'avvocato, attraverso il ricorso, chiede che la pratica possa essere esaminata di nuovo.
Il ricorso è una pratica per chiedere la modifica di una decisione del tribunale civile.
Se hai fatto richiesta di protezione internazionale e ti è stata negata, oppure hai ottenuto un tipo di protezione diverso dallo status di rifugiato, puoi presentare ricorso per far esaminare di nuovo la tua richiesta.
Come presentare il ricorso
Puoi presentare il ricorso entro 15 o 30 giorni (dipende dal tuo caso) dalla notifica della decisione della Commissione Territoriale. Avrai invece 60 giorni di tempo se non vivi in Italia. Per fare ricorso hai bisogno di un avvocato. Se non hai risorse economiche sufficienti, hai diritto a essere assistito gratuitamente da un “avvocato d’ufficio”.
Dopo aver presentato il ricorso puoi rimanere in Italia fino alla decisione del giudice ottenendo un “permesso di soggiorno per attesa esito ricorso”. Puoi richiedere questo tipo di permesso facendo domanda alla Questura con l’aiuto del tuo avvocato. Il permesso è valido per 6 mesi e può essere rinnovato se entro 6 mesi non hai ancora ricevuto una risposta.
Per il ricorso non sempre c’è una udienza. L’ udienza è quando devi presentarti di persona davanti al giudice con il tuo avvocato ed eventualmente rispondere ad alcune domande del giudice. I giudici decideranno se fissare un udienza oppure no in base alle informazioni e ai documenti in loro possesso. Entro 4 mesi dalla presentazione del ricorso il tribunale deve prendere una decisione sul tuo caso. È però possibile che il tribunale ci metta più tempo di 4 mesi.
Se il tuo ricorso è stato rigettato, ovvero hai avuto una risposta negativa, è possibile presentare un nuovo ricorso presso la Corte Suprema di Cassazione.
È comunque possibile presentare una nuova richiesta di protezione internazionale se emergono nuovi elementi da considerare (per esempio: se hai documenti in più che dimostrano la tua storia personale o se la situazione nel tuo paese è cambiata) e hai rinunciato alla tua domanda precedente. È importante che, nel caso in cui tu abbia nuovi elementi rilevanti, presenti una nuova richiesta di protezione internazionale il prima possibile.
Il ricorso alla Corte Suprema di Cassazione
Se il tribunale civile ha rigettato il tuo ricorso, puoi presentare ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.
La Corte di Cassazione è il più alto tribunale in Italia. Al di sopra di questo non c’è ne sono altri. Quindi a livello nazionale la decisione della Corte di Cassazione è definitiva.
Il ricorso alla Cassazione può essere fatto solamente con l’aiuto di un avvocato specializzato per questo tipo di tribunale. Quindi, l’avvocato al quale dovrai rivolgerti dovrà essere un avvocato cassazionista.
Il ricorso in Cassazione si deve essere fatto entro 30 giorni dalla comunicazione della decisione del Tribunale del primo ricorso.
La Corte di Cassazione deve decidere sul tuo ricorso entro 6 mesi. Il tempo prima di ricevere la tua risposta potrebbe essere più lungo. Anche in questo caso hai il diritto di rimanere in Italia fino alla decisione del giudice.
Se la decisione della Corte di Cassazione è negativa, riceverai un ordine di espulsione. Un ordine di espulsione significa che devi lasciare il paese.
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