L’Italia sta diventando sempre più multiculturale e digitale, specialmente tra i giovani. Questo è uno dei principali risultati del recente report dell’Istat che ha analizzato l’impatto della migrazione e della mobilità sulle nuove generazioni.  

Crescita dei giovani con background migratorio in Italia 

Al 1° gennaio 2024, i giovani con background migratorio residenti in Italia tra gli 11 e i 19 anni sono circa 497.464, rappresentando il 9,7% di questa fascia di età. 

La maggior parte di questi giovani (59,5%) è nata in Italia, mentre l’11,7% è arrivato nel Paese prima dei sei anni, il 17% tra i sei e i dieci anni, e l’11,8% ha raggiunto l’Italia dopo gli undici anni.  

La doppia cittadinanza e il senso di appartenenza 

Oltre il 6% dei giovani italiani tra gli 11 e i 19 anni ha una doppia cittadinanza, e l’8% ha almeno un genitore nato all’estero. Chi possiede una doppia cittadinanza spesso si sente appartenere a entrambi i Paesi: l’83,3% di questi giovani si sente sia italiano che appartenente alla seconda nazionalità. Inoltre, l’80,3% dei giovani con background migratorio residenti in Italia si sente anche italiano, nonostante non possiedano la cittadinanza formale.  

Cittadinanza: Appartenenza, comunità e diritti 

Per i giovani, la cittadinanza è principalmente associata ai concetti di appartenenza (29,6%), comunità (25,9%) e diritti (28,5%). Pochi ragazzi associano la cittadinanza ai doveri (3,7%). Le ragazze tendono ad associare maggiormente la cittadinanza ai diritti, mentre tra i ragazzi italiani e con background migratorio le differenze sono più marcate: per gli italiani, cittadinanza significa soprattutto comunità (30,1%), mentre per i ragazzi con background migratorio è più frequentemente associata ai diritti (30,2%).  

“Essere Italiano”: Nascita, leggi e tradizioni culturali

Quando si chiede ai giovani cosa significhi essere italiano, la risposta più comune è “essere nato in Italia”. Questa opzione è scelta dal 54,0% dei giovani italiani e dal 45,7% dei giovani con background migratorio. 

Rispettare le leggi e le tradizioni italiane è la seconda scelta più popolare, specialmente tra le persone nate all’estero. Parlare la lingua italiana è importante per meno del 32% dei giovani, ma questa percentuale sale al 41,4% tra i ragazzi cinesi, per i quali la lingua italiana può rappresentare una sfida significativa.  

Lo Ius Soli e l’acquisizione della cittadinanza 

L’importanza attribuita al luogo di nascita si riflette nel supporto allo ius soli. Il 58,9% dei giovani pensa che chi nasce in Italia dovrebbe acquisire immediatamente la cittadinanza, mentre un altro 21,7% è favorevole all’acquisizione della cittadinanza dopo un periodo di residenza. Le ragazze sono più favorevoli allo ius soli rispetto ai ragazzi, con il 64,6% di loro a favore rispetto al 53,6% dei ragazzi. 

Fonte: Istat