Richiedere la cittadinanza italiana a 18 anni (per giovani nati in Italia)

La legge italiana sulla cittadinanza non permette ai figli di cittadini stranieri nati in Italia di avere la cittadinanza italiana alla nascita. I giovani che sono nati e che hanno sempre risieduto in Italia, però, possono richiedere la cittadinanza italiana a 18 anni. Ottenere la cittadinanza italiana permette di avere ufficialmente gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini italiani.

In Italia, la legge sulla cittadinanza si basa sul principio ius sanguinis. Questo principio stabilisce che che la cittadinanza italiana si ottiene in modo automatico: 

  • alla nascita: se almeno uno dei genitori ha la cittadinanza italiana;
  • per adozione: se un cittadino italiano adotta un figlio che ha meno di 18 anni;
  • nel caso di bambini nati in Italia che sono stati abbandonati dai genitori;
  • se i genitori non hanno cittadinanza (apolidi) e/o se il loro paese non riconosce il passaggio della cittadinanza dai genitori ai figli

Secondo questa legge, i bambini nati in Italia da cittadini stranieri non diventano cittadini italiani alla nascita, ma prendono la cittadinanza dei genitori

La legge dà il diritto a questi giovani di richiedere la cittadinanza italiana solo a 18 anni se hanno sempre risieduto in Italia. La richiesta deve essere presentata prima di compiere 19 anni, altrimenti possono non essere approvate.

In questa pagina, trovi maggiori informazioni sulla legge di cittadinanza italiana per i giovani nati in Italia da cittadini stranieri, i requisiti necessari e come far domanda.

Per poter richiedere la cittadinanza italiana a 18 anni è necessario:

1. Essere nati in Italia

2. Aver sempre vissuto in Italia regolarmente
con un permesso di soggiorno o carta di soggiorno 

3. Aver la residenza legale in Italia dalla nascita fino a 18 anni
Se, invece, la tua residenza legale non è continuativa (ad ex: perché hai cambiato casa tante volte, o hai cambiato Comune e non hai registrato la nuova residenza subito agli Uffici dell’Anagrafe), ma hai sempre vissuto in Italia, puoi presentare altri documenti per dimostrare che hai sempre vissuto qui, come: certificati scolastici (pagelle, documenti di iscrizione e/o frequenza a scuola), certificati medici, vaccinazioni, etc.

4. Fare la richiesta per la cittadinanza a 18 anni
ATTENZIONE: la richiesta deve essere presentata prima di compiere 19 anni. Le richieste fatte dopo aver compiuto 19 anni possono essere non approvate perché presentate in ritardo.

La richiesta di cittadinanza deve essere presentata al Comune dai giovani che hanno compiuto 18 anni, ma prima di compiere 19 anni. 

Da qualche anno, gli uffici del Comune hanno l’obbligo di informare i giovani  del loro diritto a chiedere la cittadinanza italiana. Devono mandare una lettera 6 mesi prima del 18esimo compleanno dove spiegano che si può richiedere la cittadinanza e come fare la domanda.
Se questa comunicazione non arriva, il Comune deve accettare le richieste anche se sono presentate dopo aver compiuto 19 anni.  In ogni caso, è meglio presentare la richiesta a 18 anni prima di compiere 19 anni (anche senza aver ricevuto la lettera del Comune) per evitare problemi.

È necessario prendere appuntamento al Comune della tua città per fare la richiesta di cittadinanza. Ricorda di fissare il tuo appuntamento in anticipo perché il Comune potrebbe non avere disponibilità immediata.  

L’ufficio del Comune che si occupa delle domande di cittadinanza può cambiare a seconda della città e può essere “l’ufficio cittadinanza” o “l’ufficio stato civile”. Per trovare l’ufficio del tuo Comune giusto, puoi cercare su Google scrivendo: domanda di cittadinanza a 18 anni + Comune di (la tua città).

I documenti necessari per la richiesta di cittadinanza sono:

  • Permesso di soggiorno
  • Documento del paese di origine valido
    ex: passaporto o un documento di identità
  • Documenti che dimostrano la residenza in Italia dalla nascita fino ai 18 anni
    Se, invece, la tua residenza legale non è continuativa (ad ex: perché hai cambiato casa tante volte, o hai cambiato Comune e non hai registrato la nuova residenza subito agli Uffici dell’Anagrafe), ma hai sempre vissuto in Italia, puoi presentare altri documenti per dimostrare che hai sempre vissuto qui: certificati scolastici (pagelle, documenti di iscrizione e/o frequenza a scuola), certificati medici, vaccinazioni, etc.
  • Un versamento di euro 250,00 intestato al Ministero dell’Interno
    Il Comune ti darà maggiori informazioni su come fare il pagamento, il numero di conto corrente postale e la causale

NOTA: Molti Comuni permettono anche di mandare la richiesta e i documenti via posta elettronica certificata (PEC) e via posta, ma ti consigliamo di presentare la richiesta in Comune di persona per essere sicuri che tutti i documenti siano consegnati in maniera corretta.

Di solito, il tempo di attesa per sapere l’esito è di 120 giorni.
Se l’esito è positivo, si prende appuntamento per il giuramento che è una cerimonia ufficiale con un rappresentante del governo italiano.

Avere la cittadinanza italiana significa avere gli stessi diritti civili e politici che hanno gli altri cittadini italiani e partecipare in modo più attivo nella società.

La cittadinanza italiana permette di:

  • Avere uno status legale permanente
    La cittadinanza italiana non scade mai. Ovviamente è necessario rinnovare i documenti di identificazione, come il passaporto e la carta d’identità, ma i vecchi documenti (permesso o carta di soggiorno) non sono più validi e vanno restituiti in Questura;
  • Votare
    Cioè partecipare alle elezioni italiane e a quelle del parlamento europeo;
  • Viaggiare liberamente nei paesi dell’Unione Europea senza passaporto o visto;
  • Partecipare ai concorsi pubblici:
    I concorsi sono delle gare che i Comuni, le Regioni, i Ministeri e le università organizzano per scegliere le persone più qualificate per delle opportunità di lavoro che loro offrono. Un requisito di molti concorsi è quello di avere la cittadinanza italiana.

Ricorda che l’Italia permette di avere doppia cittadinanza. Questo significa che se diventi cittadino italiano, non devi rinunciare alla cittadinanza del tuo paese di origine. Contatta l’Ambasciata o il Consolato del tuo paese di origine in Italia per sapere se anche il tuo paese ti permette di avere la doppia cittadinanza.

In Italia, la legge sulla cittadinanza si basa sul principio ius sanguinis.
Questo vuol dire che i genitori con la cittadinanza italiana trasmettono automaticamente la cittadinanza ai loro figli quando nascono. La cittadinanza viene anche trasmessa ai figli stranieri che vengono adottati da cittadini italiani quando sono minori. Per trasmettere la cittadinanza basta che un solo genitore abbia la cittadinanza italiana.

La cittadinanza italiana viene anche data ai bambini nati in Italia che sono stati abbandonati dai genitori, anche se nati da genitori stranieri; se i genitori non hanno alcuna cittadinanza (apolidi) e/o se il loro paese non permette il passaggio della cittadinanza dei genitori ai figli.

Negli anni, però, si è parlato di riforme per cambiare la legge sulla cittadinanza e soprattutto di usare il  principio ius soli come base per una nuova legge.

Secondo il principio ius soli, la cittadinanza si ottiene perché si nasce in un paese. In questo caso, tutti i bambini nati in Italia otterrebbero la cittadinanza italiana sin dalla nascita indipendentemente dalla cittadinanza dei loro genitori. 

Al momento, però, la legge italiana sulla cittadinanza italiana non è stata cambiata e si basa ancora sul principio ius sanguinis. Ci sono tanti movimenti e associazioni che lavorano per realizzare questo cambiamento.

Potrebbe interessarti

Vuoi ricevere aggiornamenti sui nostri servizi e le informazioni disponibili?

Iscriviti alla nostra newsletter ed entra a far parte della Community di ItaliaHello!