Ciao. Il mio nome è Luz Maria Ramos eccoci la mia storia, esperienza qui in Italia.
Sono arrivata da Lima, Perù il 10 ottobre 2009 all’aeroporto di Fiumicino Roma dove mi aspettava lo zio e quella sera sono rimasta lì a Roma. Il giorno dopo la mattina presto arrivai a Firenze con il treno alta velocità, un’esperienza indimenticabile perché era la prima volta che viaggiavo in questo tipo di treno. Anche il mio viaggio fino in Italia è stato un’altra esperienza era tutto per la prima volta.
Da lì cominciai una nuova vita qui nella città di Firenze. Era tutto nuovo per me. La lingua, la città, gli alberi che perdevano le foglie e altri che erano già senza foglie. Per l’appunto pensai che questi dovevano essere tagliati perché non ne valeva la pena averli secchi, invece non era così, erano alberi che per la stagione avevano perso tutte le foglie. Pensai così perché a Lima erano sempre verdi tutto l’anno.
Girando per la città cominciai a capire che tante cose non erano come l’idea che mi ero fatta dell’Italia. Per esempio i cassonetti della spazzatura erano pieni e con tanti sacchi pieni fuori, i muri con tanti graffi che non si guardava bello.
Però, tante altre cose molto diverse del mio paese per esempio il discarico del gabinetto che sono nel pozzo nero o fossa biologica, il gas che arriva alle case per i tubi, lavare i panni nella lavatrice..così è la vita qua!
Sono stata due mesi senza lavoro imparando la lingua che era la prima cosa più importante per cominciare a cercare lavoro. Andai anche a tutti i centri d’ascolto (Centro per l’impiego) per domandare se c’era un posto per me. Poi trovai un lavoro come badante per assistere una coppia di anziani. Dal principio tutto era difficile per me, lo stile di vita era diverso dalla mia realtà. Era un tantino difficile capire le loro esigenze. Però con il tempo, la pazienza e la voglia di imparare riuscì ad andare d’accordo con entrambi.
Grazie a questa signora e alla mia volontà ho imparato a cucinare cibo italiano, a pulire per bene e anche a parlare bene l’italiano. Sono rimasta con loro per ben sette anni.
Non è stato facile all’inizio, ma bisogna andare incontro agli altri per imparare a conoscersi e rispettarsi a vicenda.
Dopo due anni a Firenze ho conosciuto un bel uomo. Mi fidai di lui pensavo che volesse una relazione seria però no, non era così. Bisogna stare attenti perché anche nelle relazioni personali, le esperienze negative possono succedere.
Però andai avanti, ci vuole tanta forza per vivere lontano dai propri cari e dalla propria nazione. Dopo un anno ho conosciuto il mio compagno e padre della mia bambina anche lui peruviano come me, ed è andato tutto bene.
Molto prima di avere la mia bambina, sentivo tanto la mancanza di casa. Pensavo di stare un po qua in Italia e dopo qualche anno di ritornare in Perù. Ma tutto cambiò con l’arrivo della mia bimba. Non è facile vivere con una famiglia qui però se ce la metti tutto si puoi andare avanti.
Con una bambina è difficile fare il lavoro di badante perché devi pensare al tempo, agli alimenti e tante altre cose che ha bisogno la tua famiglia. Le ore che la bambina sta nell asilo e poi a scuola, puoi trovare lavoro a ore per fare pulizie. Oppure un lavoro con orario lungo che comincia la mattina fino al pomeriggio prima che la bambina esca dalla scuola, così hai tempo per stare anche con i figli. Il tempo che si dedica alla famiglia è importante.
Ora penso di restare qui in Italia per accompagnare nella crescita la mia bambina senza dimenticare la mia famiglia d’origine.
Sono Peruviana oggi, domani e per sempre! Il mio cuore è in Perù, ma la mia vita in Italia.
Spero chi lo legga sappia capire che la vita è tutto un successo.
Arrivederci!