Questi contributi, comprensivi delle quote obbligatorie per l’assistenza sanitaria e assicurativa integrativa (cassa colf), devono essere interamente versati dal datore di lavoro. Le quote a carico del lavoratore possono essere trattenute dalla retribuzione.

L’ammontare dei contributi varia in base alla retribuzione e diventa forfetario se le ore settimanali superano le 24. Questo vale anche per i contratti a tempo determinato non motivati dalla sostituzione di lavoratori assenti per ferie, malattia o maternità. Sul sito dell’Inps è disponibile un simulatore per calcolare l’importo esatto.

L’Inps spiega che il pagamento può essere effettuato tramite:

  • bollettini MAV inviati direttamente dall’INPS; procedura online attraverso il Portale dei Pagamenti, utilizzando la modalità “Pagamento immediato pagoPA” con carta di credito, debito, prepagata o addebito in conto;
  • punti vendita aderenti al circuito Reti Amiche, individuabili sul sito www.tabaccai.it nella sezione “reti amiche”;
  • avviso di pagamento PagoPA, stampabile dal Portale dei pagamenti, contenente il codice avviso, l’importo da pagare, la scadenza e le istruzioni per il pagamento.

L’elenco degli operatori e dei canali abilitati a ricevere pagamenti tramite PagoPA è disponibile sul sito www.pagopa.gov.it. I contributi devono essere versati puntualmente per garantire la copertura previdenziale e assistenziale dei lavoratori domestici.

 

Fonte: integrazionemigranti.gov.it