Firenze 20/11/2025- Accanto ai casi più evidenti di abuso, molte donne subiscono pressioni e limitazioni che riguardano il denaro: accesso ristretto alle risorse familiari, divieto di prendere decisioni sulle spese, ostacoli nella ricerca di un lavoro, dipendenza economica totale dal partner. Molte forme di violenza economica si manifestano con più forza a causa della scarsa conoscenza da parte delle donne sui loro diritti economici e finanziari. Parlare di educazione finanziaria significa quindi parlare di libertà, di autodeterminazione e di possibilità concreta di scelta.

Durante il primo incontro di presentazione del Progetto P.A.S.S.O alla collettività sono emersi dubbi e domande su temi spesso percepiti come complessi per molte donne migranti come la previdenza sociale, insieme al bisogno diffuso di strumenti per pianificare il proprio futuro economico in modo consapevole.

Realizzato da ItaliaHello, Nosotras Onlus e Acisjf Firenze, con un percorso di formazione gestito da Finanza Etica, il progetto P.A.S.S.O,  finanziato da Fondazione Il Cuore si scioglie, nasce con l’obiettivo di coinvolgere 50 donne con background migratorio nella città metropolitana di Firenze per un percorso di formazione e orientamento, seguito da una fase di accompagnamento personalizzato nella ricerca attiva di lavoro.

Un momento centrale del pomeriggio è stato l’intervento della formatrice Barbara Setti,  che ha introdotto i principi della finanza etica, ambito in cui Finanza Etica svolge un ruolo chiave nella promozione di un uso responsabile delle risorse. La riflessione condivisa con le partecipanti è stata chiara “La relazione con il denaro è il primo passo verso la consapevolezza”. Capire come risparmiare, proteggersi, scegliere con criterio e tutelare i propri diritti finanziari significa costruire basi solide per un’autonomia reale.

Per molte donne, P.A.S.S.O. rappresenta quindi uno spazio per superare tabù culturali e personali: parlare di denaro non è sconveniente, ma indispensabile per rafforzare la propria indipendenza.

Nel corso dell’incontro di ieri, ItaliaHello ha anche presentato la seconda fase del progetto, dedicata all’autonomia lavorativa. Con il supporto di ItaliaHello attraverso il progetto JobClinic, le partecipanti saranno accompagnate nel:

  • realizzare un curriculum vitae chiaro e professionale

  • individuare e valorizzare competenze formali e informali

  • imparare a svolgere una ricerca attiva del lavoro

  • conoscere i propri diritti e le tutele del mercato del lavoro

Le attività si svolgeranno individualmente e in gruppo, così da costruire un percorso professionale su misura per ciascuna donna.

Un secondo incontro aperto al pubblico, con l’obiettivo di condividere i risultati  delle attività, è previsto per la primavera del 2026, quando proseguiranno formazione e accompagnamento, con il sostegno continuo dei partner di progetto e della Fondazione Il Cuore si Scioglie.