Dopo la strage nella città di Cutro, in Calabria, con la morte di tante persone a causa del naufragio, il governo italiano ha approvato il cosiddetto Decreto Cutro, che da maggio è diventato una legge.
Leggi tutto l’articolo per conoscere alcuni dei cambiamenti più importanti.
Protezione speciale, cure mediche e calamità naturali
Il Decreto Cutro, ora legge, tra le principali modifiche sulla protezione speciale, ci dice che:
- la protezione speciale resta per tutte le persone che non ottengono la protezione internazionale ma che non possono tornare nel loro Paese d’origine perché, in caso, la loro vita sarebbe lì a rischio e i loro diritti non rispettati;
- sono state eliminate le regole in base alle quali le commissioni per l’asilo valutano e decidono su una domanda prendendo in esame la presenza dei familiari del cittadino straniero in Italia, in caso di rischio di violazione del diritto di vita privata e familiare;
- i permessi di protezione speciale rilasciati prima di Cutro e in corso di validità possono essere rinnovati una sola volta e durano solo un anno;
Tra le modifiche più importanti, la nuova legge:
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- limita il divieto di espulsione quando ci sono malattie o problemi molti gravi che non si possono curare nel Paese d’origine;
- prevede che non ci saranno più casi di rilascio di protezione speciale per ‘gravi condizioni psicofisiche e non sarà possibile convertire il permesso per protezione speciale in permesso di soggiorno per lavoro;
- elimina la possibilità di convertire il permesso di soggiorno per cure mediche in permesso di lavoro;
- riconosce il permesso di soggiorno per calamità solo per 6 mesi non più per “grave” calamità ma per calamità “contingente ed eccezionale” e sarà rinnovabile solo per altri sei mesi e solo se rimarranno le condizioni di “eccezionale” calamità.
- aggiunge un nuovo caso di rilascio del permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica, e tra queste ci saranno anche le persone che, con violenza o minaccia, sono state costrette a sposarsi contro la loro volontà;
Permesso di soggiorno
La nuova legge prevede la durata di 3 anni (e non più di due) per:
- permesso di soggiorno per lavoro autonomo
- permesso di soggiorno per lavoro subordinato
- permesso di soggiorno per motivi familiari
In più, per i minori stranieri non accompagnati che compiono 18 anni, il permesso per motivi di studio, lavoro o per cure mediche durerà per un anno al massimo.
Nuovi decreti flussi 2023-2025
Con la nuova legge, è stato proposto un unico Decreto per tre anni (2023-2025) e non più un decreto annuale. Il numero di persone che potranno entrare in Italia per lavoro dal 2023-2025 è stabilito dal Presidente del Consiglio in base alle richieste di lavoratori in Italia.
Ci saranno quote di ingresso “speciali” o fuori dal decreto flussi per apolidi e rifugiati riconosciuti dall’UNHCHR e per alcuni lavoratori di quei Paesi che, anche in collaborazione con l‘Italia, si impegneranno contro l’immigrazione irregolare.
Al momento, sono previsti 151.00 ingressi possibili per il 2024 e 165.000 per il 2025 con nuovi settori lavorativi per fare domanda come, ad esempio, colf e badanti, elettricisti, idraulici, lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e lavoratori nel mondo della pesca.
Si aspettano maggiori indicazioni per procedere, in futuro, con l’invio delle nuove domande.