Chi sono Marica e Faburama? Cosa fate nella vita ? 

Marica: Io sono Marica, una pedagogista che dal 2005 si occupa di cooperazione internazionale con un’associazione messinese, Anymore onlus. Da anni mi impegno a portare nelle scuole e nei centri educativi, attraverso attività di laboratorio e di scambio,  intercultura e mondialità in nome di una maggiore inclusione dei cittadini stranieri nel nostro Paese. 

Faburama: Io mi chiamo Faburama e sono uno stilista e un sarto. Ho imparato questo mestiere in Gambia, mio Paese d’origine, e dal 2014 vivo in Italia. 

Con Marica condividiamo la vita di ogni giorno. Siamo marito e moglie. 

Insieme abbiamo dato vita alla sartoria Kanö, una nostra scommessa per unire Italia e Gambia e per creare uno spazio di scambio con la nostra comunità. 

Da dove nasce l’idea della sartoria Kanö?  

Marica: La sartoria è nata qualche anno fa, nel 2017.  Quando ho conosciuto Faburama, che fin da subito si è presentato come un sarto, stavo progettando uno dei miei viaggi di cooperazione internazionale in Ruanda. Ho pensato di fargli un regalo e quando son tornata in Italia, gli ho portato alcuni tessuti wax acquistati lì. 

Faburama: Con quelle prime stoffe portate dal Ruanda, ho iniziato a creare capi d’abbigliamento per Marica e poi, pian piano, è nata l’idea di creare una nostra sartoria per iniziare a vendere i prodotti nel nostro comune qui in Sicilia.

Kanö è un vocabolo preso in prestito dalla lingua mandinka (lingua parlata in Gambia, Guinea-Bissau e in alcune zone del Senegal) e si traduce in italiano con la parola Amore. Abbiamo pensato all’amore per sottolineare quanto questo spazio sia un mix di culture, stili, esperienze e religioni differenti, che lo rendono ricco di spirito e di valori. 

Oltre al vostro lavoro, avete anche scritto lo scorso anno “Welcome direzione Sud”. Quali motivi vi hanno spinto a scrivere questo libro?

In occasione degli incontri per presentare i nostri lavori ad alcune realtà educative ci  siamo resi conto che alla domanda “Cosa sai dell’Africa?” tanto i bambini quanto gli adulti, rispondevano spesso con “guerra, fame, miseria, povertà”. 

Volevamo offrire una narrazione diversa e raccontare la bellezza culturale, linguistica, culinaria e paesaggistica del continente africano. Così, insieme ai nostri amici Cecilia Coletta e Saphine Makengele, di origini congolesi,  abbiamo pensato al  libro Welcome Direzione Sud.

Il libro racconta di Camilla e Kalifa, italiana lei e gambiano lui,  due bambini che attraversano il Mediterraneo partendo dalla Sicilia per visitare alcuni Paesi africani. Dal Marocco al Gambia, dal Rwanda alla Tanzania e alla Costa d’Avorio, dalla Repubblica Democratica del Congo all’Eritrea. 

Cosa dicono gli studenti italiani quando ascoltano i vostri racconti ?

Le nostre presentazioni nelle scuole sono accolte con grande entusiasmo.

Oltre alla Sicilia, abbiamo presentato il libro a  Bologna, Roma, Alessandria, Torino, Firenze e sia bambini che le persone  più adulte e i tantissimi cittadini stranieri che hanno partecipato alle nostre iniziative si sono dimostrati sempre molto felici.

In più, per rendere questo libro ancora più interessante, abbiamo pensato a una parte finale interattiva che possa stimolare la riflessione dei bambini con alcuni giochi e con un vocabolario che descrive parole ancora troppo poco o mal conosciute come Islam o Corano.

Il nostro libro è quindi uno strumento utile sia per i più piccini e per la loro formazione quanto per i genitori e gli educatori che possono usarlo nei laboratori, a lezione o a casa e aiutarci in questa nostra missione: raccontare il volto bello di tanti Paesi africani!